Chi ha ucciso Sophie Toscan du Plantier? La vera storia dietro la serie di documentari Netflix esplorata

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L'omicidio di Sophie Toscan du Plantier è rimasto un misterioso enigma sin dal suo verificarsi nel 1996: il caso si è arenato poco dopo la scoperta, a causa della mancanza di piste.



Grazie al documentario Netflix appena uscito intitolato 'Sophie: A Murder in West Cork' che copre l'omicidio, ha guadagnato un sacco di trazione e ha generato un ronzio, riportando ancora una volta la domanda sotto i riflettori: chi ha ucciso Sophie Toscan du Plantier?

La serie di documentari sull'omicidio di Sophie Toscan du Plantier si estende su 3 episodi e presenta interviste con coloro che hanno conosciuto personalmente Sophie, così come diverse persone coinvolte nel caso di omicidio.



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Cos'è successo a Sophie Toscan du Plantier e chi è stato?

Sophie Toscan du Plantier è stata una produttrice televisiva francese che viveva in Irlanda. Il 23 dicembre 1996, è stata trovata uccisa fuori dalla sua casa nella contea di Cork, in Irlanda, vestita solo con indumenti da notte e stivali. Il suo vicino l'aveva trovata alle 10 del mattino successivo e, dopo un'autopsia, si è scoperto che il suo viso aveva subito lesioni multiple al punto che il suo vicino non è stato in grado di identificarla.

Un uomo, di nome Ian Bailey, era fortemente sospettato di essere l'assassino di Sophie Tuscan du Plantier ed era stato arrestato due volte, ma le accuse non sono rimaste a causa della mancanza di prove forensi. In passato, ha sostenuto più accuse di aver commesso violenza domestica ed è stato condannato per aggressione nel 2001. Era noto per essere un forte bevitore e spesso commetteva atti di violenza mentre era sotto l'influenza, secondo la testimonianza di uno psichiatra.

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Affermazioni contraddittorie e ammissione di colpa

Mentre Bailey continua a insistere sul fatto che è innocente, molti testimoni sono usciti con la propria testimonianza contraddicendo le sue parole. Diversi testimoni hanno affermato di averlo visto sulla scena dell'omicidio mentre i giornalisti si stavano radunando, con un braccio graffiato e malconcio e una fronte ferita.

Ha tentato di scaricare la colpa sul marito di Sophie, Daniel, affermando che deve averla uccisa per proteggere i suoi beni in caso di divorzio. Ha anche affermato che Sophie Toscan du Pontier aveva 'più compagni maschi', forse tentando di togliersi il calore da solo.

'È stata trovata uccisa fuori dalla sua casa nella contea di Cork, in Irlanda, vestita solo con indumenti da notte e stivali'

Diversi mesi dopo l'omicidio, un quattordicenne di nome Malachi Reid si è avvicinato alla polizia dicendo loro che Ian Bailey gli aveva confessato, dicendo che 'le aveva spaccato il cervello (a Sophie Toscan du Plantier)'. Due anni dopo, a una festa di Capodanno, Bailey ha parlato con la coppia locale Rosie e Richie Shelley, dicendo loro 'L'ho fatto, l'ho fatto - sono andato troppo oltre'. Bailey ha testimoniato di non conoscere Sophie Toscan du Plantier, eppure diverse persone hanno negato questo.

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La tensione è alta mentre Ian Bailey evita con successo il carcere

Nonostante la quantità apparentemente sospetta di coincidenze che puntano alla colpevolezza di Ian Bailey, è rimasto fuori dalle mani della polizia fino a questa data. Nel 2019 è stato condannato a 25 anni di carcere da un tribunale francese; tuttavia, Bailey ha combattuto con successo per evitare l'estradizione, grazie alla sentenza dell'Alta Corte irlandese che è stata lasciata incontrastata dallo Stato irlandese. Non può lasciare l'Unione Europea, senza assumersi un rischio molto alto di essere arrestato immediatamente.

La famiglia di Sophie Toscan du Plantier è rimasta estremamente delusa dalla decisione; avevano formato l'Associazione per la verità sull'omicidio di Sophie Toscan du Plantier per cercare una giusta e giusta conclusione del caso. Continuano a combattere nella speranza di ottenere giustizia per Sophie.

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